Le seadas sono calzoni rotondi e dalla tipica smerlatura, ripieni di formaggio, fritti e poi guarniti con miele o zucchero a velo.
In origine non era un dolce ma un piatto prelibato a base di formaggio che veniva offerto ai pastori al ritorno dalle montagne dopo il periodo della pastorizia.
E’ diventato un dolce quando e’ stata aggiunta la guarnizione di miele al corbezzolo di gusto un po’ amarognolo e poco dolce, o al castagno. Si tratta quindi di un piatto di tradizione povera che e’ nato nella zona della Barbagia (centro) e del Logudoro (centro e nord occidentale) dove si viveva di pastorizia.
Ho avuto la fortuna di assaggiare per la prima volta la seada ad un pranzo fra amici a casa di una signora sarda (mamma di un mio amico). Come vuole la ricetta, mi e’ stata servita caldissima, appena preparata, cosparsa di miele caldo. Un gusto particolare nel mix di formaggio e miele. Tutto da assaggiare.
La ricetta e’ semplice ma sono la qualita’ e l’origine degli ingredienti che la rendono speciale e dal gusto inconfondibile.
Per chi vuole provare a prepararle, val la pena procurarsi del buon formaggio sardo fresco, che ha un profumo indimenticabile.
La seada e’ anche un tipico dolce pasquale, ideale in questo periodo se si vuole realizzare un dolce meno consueto, per chi vive, come dicono i sardi, “in continente”.
Ingredienti (per 4 persone):
• 500 g di farina di semola di grano duro
• 1kg di pecorino sardo fresco
• 50 g di strutto o di burro
• 3 uova
• la buccia grattuggiata di 1 limone
• la buccia grattugiata di 2 arance
• un pizzico di sale
• bun cucchiaio di acqua tiepida
• miele di corbezzolo o di castagno q.b.
• olio per la frittura (meglio se leggero) q.b.
Preparazione (30 minuti):
La sfoglia:
• Versare in una ciotola la farina e le uova e mescolare delicatamente
• Sciogliere il sale in un cucchiaio di acqua e aggiungerlo all’impasto
• Poco alla volta aggiungere lo strutto
• Impastare fino ad ottenere un impasto morbido
A quel punto, va lasciato riposare coperto con un panno.
C’e’ cosi’ il tempo di preparare il ripieno:
• Grattare il formaggio
• Metterlo in un recipiente di terracotta e riscaldarlo su fuoco basso per circa 20 minuti fino a farlo fondere
• Aggiungere la buccia grattugiata di limone e di arance, fino ad ottenere un crema molto densa
• Versare il formaggio caldo su un tagliere di legno e fare dei dischi alti 1 cm circa e di 10 cm di diamtetro
• Aspettare che si raffreddino e si induriscano.
Riprendere l’impasto:
• Iniziare a stendere la pasta sfoglia
• Creare dei dischi da 12-13 cm (ottima all’uso una bella tazza grande, come quella da caffelatte)
• Sulla meta’ dei dischi appoggiare i dischi di ripieno gia’ preparati
• Richiudere ogni disco sovrapponendo uno dei dischi vuoti premendo sul bordo con il polpastrello
• Per dargli un aspetto piacevole, ritagliare il bordo con una rondella tagliapasta dentellata
• Metterlo a scaldare in modo che risulti bello liquido e facile da colare sulla seada
A questo punto si passa alla frittura.
Come servire:
• Una volta completata la frittura, versare il miele e stenderlo uniformemente in uno strato sottilissimo
Servire subito, ben caldo!
Posted by Paola
[credits img | Busarengo.com, Japs88 WikimediaCommons, bluesardiniaholidays.com]
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la ricetta e' stata un successo
RispondiEliminaChe leccornia! Proverò a farlo. Chissà se uscirà ugualmente buono!
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